Arriva Sarà Sanremo, i sei finalisti tra gioie e timori
Arriva Sarà Sanremo, i sei finalisti tra gioie e timori

Arriva Sarà Sanremo, i sei finalisti tra gioie e timori

Si contenderanno due posti tra le 'Nuove Proposte' del Festival 2026

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Sarà Sanremo? È questa la domanda (oltre che il titolo della serata) a cui cercherà di rispondere la finale di Sanremo Giovani, fissata per il prossimo 14 dicembre dal Teatro del Casinò. I sei artisti in gara si sfideranno fino a decretare le due 'Nuove Proposte' del prossimo Festival, che si aggiungeranno alle due di Area Sanremo. A gareggiare per l'Ariston saranno Antonia con 'Luoghi perduti', Welo con 'Emigrato', Nicolò Filippucci con 'Laguna', Seltsam con 'Scusa mamma', Senza Cri con 'Spiagge' e Angelica Bove con 'Mattone'. I concorrenti sono tutti carichissimi, anche se l'emozione è forte. "Ho sempre un po' d'ansia - dice Filippucci -, ma credo sia normale. La cosa bella della musica è che quando comincia la paura sparisce o si trasforma in adrenalina". Angelica Bove, invece, è abbastanza tranquilla, anche perché a Sanremo Giovani c'è già passata l'anno scorso. "Sono più preparata a quello che verrà - commenta -. Dunque più serena. Tra l'altro ora c'è un percorso, progettualità, in ballo c'è anche un disco che uscirà a breve", e questo è certamente d'aiuto. In molti parlano della bellezza del continuare un viaggio insieme (per chi ha già fatto Amici) o dell'essersi trovati lungo la strada. "Abbiamo più spalle su cui appoggiarci - rivela Antonia -. Ci supportiamo a vicenda". Lo si vede pure quando si chiede ai ragazzi di scegliere una canzone che riflette questo momento per loro: sono in due - Antonia e Seltsam - a citare proprio 'Spiagge' di Senza Cri. Tra gli autori sanremesi più apprezzati, invece, Mahmood. La kermesse è un sogno per tutti, altrimenti nessuno di loro sarebbe qui a combattere per raggiungerla. Per qualcuno, però, ha un significato in più. "Arrivare su un palco del genere per me sarebbe soprattutto un segno di rivalsa sociale", sostiene Welo. Mentre Senza Cri racconta che "lo calcherei con la voglia di appartenere a chi ha voglia di appartenere a me, e sentirei di aver raggiunto un traguardo soltanto con le mie sole forze". Detta in ambito calcistico, "è come per un ragazzo esordire con la maglia della nazionale al mondiale - dice Seltsam -. Oppure Totti e lo scudetto con la Roma. Anche se io sono laziale".

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V.Dantas--PC