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Meno disturbi mentali nelle città con più spazi verdi
Ricoveri giù del 7%. Nel mondo ne soffrono in 1,1 miliardi
Le persone che vivono in luoghi con più spazi verdi tendono ad ammalarsi meno di disturbi mentali. È il risultato della ricerca coordinata dall'australiana Monash University di Melbourne e pubblicata sul British Medical Journal. I disturbi mentali colpiscono 1,1 miliardi di persone nel mondo e contribuiscono per 14,4% al carico globale di malattie. "L'esposizione ambientale influisce in maniera rilevante sulla salute mentale", sottolineano gli autori dello studio. "L'urbanizzazione ha trasformato gli ambienti naturali, riducendo l'esposizione delle persone al verde e aumentando il loro contatto con condizioni dannose come il caldo estremo, l'inquinamento atmosferico e il rumore. Questi fattori di stress urbani sono collegati a rischi più elevati di esiti negativi per la salute, inclusi disturbi psichiatrici", proseguono. Lo studio ha analizzato i dati relativi a 11,4 milioni di ricoveri ospedalieri per disturbi mentali in 6.842 località di sette Paesi (Australia, Brasile, Canada, Cile, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Tailandia). Ha quindi messo in relazione l'andamento dei ricoveri con la presenza di verde nelle diverse località. Dalla ricerca è emerso un calo del 7% dei ricoveri per ogni incremento di verde di 0,1 punti in una scala i cui valori sono compresi tra -1 e 1. I benefici maggiori sono stati osservati per i disturbi da uso di sostanze (-9%), i disturbi psicotici (-7%) e la demenza (-6%). L'analisi ha evidenziato anche che i vantaggi del verde sono più ampi per i residenti nei grandi centri urbani. Inoltre, c'è una forte differenza tra i diversi Paesi: un incremento del 10% di verde evita, per esempio, 1 ricovero ogni 100 mila residenti in Corea del Sud ma la quota sale a 1.000 ogni 100 mila in Nuova Zelanda. "I nostri risultati suggeriscono che una percentuale considerevole di ricoveri ospedalieri per disturbi mentali" "potrebbe potenzialmente essere ridotta attraverso interventi di greening", cioè di realizzazione di spazi verdi, spiegano gli autori dello studio. "Questi benefici per la salute mentale potrebbero anche portare a più ampi vantaggi economici e sociali, compresa una riduzione dei costi sanitari, una minore pressione sui sistemi sanitari, un miglioramento della produttività sul lavoro e un maggiore benessere della comunità", concludono.
A.F.Rosado--PC