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Lettera da 4 Nobel,"OpenAI sta decidendo il futuro dell'umanità"
Anche Parisi, si chiede trasparenza,dubbi sull'operato no-profit
Il colosso dell'Intelligenza Artificiale OpenAI sta decidendo il futuro dell'umanità ma lo sta facendo prendendo decisioni a porte chiuse: per chiedere trasparenza e avere rassicurazioni sull'impegno di OpenAI al servizio dell'umanità, sancito giuridicamente, anziché generare semplicemente profitto, 4 Premi Nobel, tra cui l'italiano Giorgio Parisi, hanno scritto una lettera con 7 domande poste direttamente all'azienda americana, teoricamente una organizzazione no-profit. "OpenAI - scrivono nella lettera pubblicata su www.openai-transparency.org - è attualmente seduta da entrambe le parti in una sala riunioni a porte chiuse, impegnata a stipulare un accordo per conto dell'umanità senza permetterci di visionare il contratto, conoscerne i termini o firmare la decisione". Si ricorda che OpenAI, che a breve presenterà il nuovo Gpt-5, è stata fondata con un impegno giuridicamente vincolante, nei documenti fondativi, a garantire che l'IA apporti benefici al pubblico, tuttavia, la recente ristrutturazione aziendale sembra indebolire le misure di salvaguardia iniziali puntando ora solo alla generazione di profitto. Per questo gli oltre 2700 firmatari, tra cui i 4 premi Nobel Geoffrey Hinton, Giorgio Parisi, Oliver Hart e Sheldon Lee Glashow, pongono 7 domande a cui vorrebbero risposte chiare. Si chiede in particolare se OpenAI continuerà ad avere l'obbligo legale di dare priorità alla sua missione benefica rispetto ai profitti e se manterrà limiti di profitto rispettando l'impegno a destinare i profitti eccedenti a beneficio dell'umanità. Alcune domande si focalizzano sulla mancanza di trasparenza delle cariche societarie, ad esempio sapere quali direttori riceveranno una partecipazione azionaria nella nuova struttura di OpenAI. "Le decisioni che prenderete in materia di governance, distribuzione degli utili e responsabilità - conclude la lettera - definiranno non solo il futuro della vostra organizzazione, ma anche il futuro della società in generale. Sam Altman ha affermato che OpenAI desidera essere ritenuta responsabile nei confronti dell'umanità e condividiamo questa lettera con lo spirito di offrire tale responsabilità".
A.Motta--PC