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Gli oceani nascosti delle lune ghiacciate verso l'ebollizione
Sarebbe causata da gusci esterni più sottili
Gli oceani che si nascondono sotto le superfici ghiacciate di alcune lune del Sistema Solare esterno, come Encelado e Mimas di Saturno o Miranda di Urano, potrebbero dover affrontare un futuro insolito: se il guscio di ghiaccio dovesse assottigliarsi, gli oceani arriverebbero all'ebollizione. Lo afferma lo studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy guidato dall'Università della California a Davis. Queste previsioni risultano fondamentali per le future missioni spaziali dirette a questi mondi ghiacciati e per le strategie di esplorazione che utilizzeranno. Variazioni nello spessore dei gusci di ghiaccio che ricoprono molte lune del nostro Sistema Solare possono alterare la pressione esercitata dagli oceani sottostanti e generare fenomeni che sono ancora poco compresi. Per fare un po' di luce sulla questione, i ricercatori guidati da Maxwell Rudolph hanno elaborato simulazioni numeriche per tutti i satelliti ghiacciati di medie dimensioni. I risultati indicano che sui corpi più piccoli, come Mimas ed Encelado che hanno un raggio rispettivamente di 198 e 252 chilometri, anche un modesto assottigliamento di 5-15 chilometri farebbe scendere la pressione oceanica abbastanza da permettere all'acqua di raggiungere il suo punto triplo: un particolare stato nel quale coesistono simultaneamente le fasi solida, liquida e gassosa. Ciò vorrebbe dire che gli oceani arriverebbero all'ebollizione e all'evaporazione anche prima che la superficie ghiacciata esterna si rompa. Invece, sulle lune più grandi come Titania di Urano e Giapeto di Saturno, che hanno un raggio superiore ai 300 chilometri, ghiacci più sottili attiverebbero processi che provocano la compressione della crosta: i risultati comprendono faglie e dorsali rugose che sono state effettivamente osservate sulle loro superfici.
G.Teles--PC